Fotografie e

patrimonio culturale

Le fotografie possono contribuire a preservare il patrimonio culturale comune, ma possono anche essere utilizzate per (ri)definire la cultura; i valori locali, le tradizioni e le storie quotidiane. Quando i soggetti fotografati nella loro fissazione vengono raccolti e organizzati, ad esempio in un museo, non creano solo ricordi del passato, ma organizzano anche questi ricordi nella (ri)definizione del futuro.


#fotografiecomestrumentodidattico

Un grande amore per l'Italia unito alla curiosità e a un interesse sempre investigativo per l'area in cui mi trovo, è la mia forza trainante dietro la mia cura della mostra del museo fotografico e anche del mio studio sul paese di montagna di Gagliano Aterno, nel centro Italia. Il museo fotografico serve quindi a preservare e sviluppare la cultura locale, nonché come laboratorio per lo studio del significato delle fotografie nella (ri)definizione dei paesi.


La preparazione per il museo fotografico ha avuto inizio già nel 2013 presso il bar locale, dove gli uomini del paese trascorrevano il loro “otium” con un caffè e una partita a carte. Questi individui possedevano una conoscenza particolare del villaggio, della sua popolazione e della sua storia quotidiana. Erano portatori di cultura e io chiedevo con entusiasmo le loro storie sul paese e sulla loro vita lì, spesso terminando la conversazione con l'accordo di incontrarci di nuovo e portare fotografie al nostro prossimo incontro. Attraverso questi dialoghi e le fotografie mostrate, ho ottenuto una visione unica del paese; la sua cultura, i suoi valori e le sue tradizioni e attraverso le immagini presentate è stata nata l'idea che le pratiche sociali e le storie generate dalle foto potessero essere utilizzate per connettere i portatori di cultura con i giovani cittadini, residenti, turisti, studenti estivi e altri che visitavano Gagliano Aterno. Perché tutti potevano incontrarsi nelle fotografie e nei loro motivi e così creare nuove comunità, che partivano dal rapporto e dall'interesse condiviso per il paese, così come io stesso avevo creato rapporti con i portatori culturali locali. Un email al ex-sindaco del paese, il permesso di esporre le fotografie sui muri del convento medievale, nonché la raccolta di fotografie del paese di cittadini, concittadini e famiglie di emigranti ecc., hanno dato vita alla prima mostra fotografica C'era una volta... nell'estate del 2013. Più fotografie sonoaggiunto rapidamente altre foto e la mostra è stata così realizzata nell'arco di più estati in diverse occasioni.


Successivamente, gli studi di laurea in Didattica Culturale e Museale presso l'Università Aarhus di Copenaghen ha portato il progetto alla tesi specialistica, che si occupava di come le fotografie possono riunire cittadini, concittadini e visitatori del paese in nuove comunità culturali che costituisce la base per una (ri)definizione della cultura della singola società; le tradizioni, i valori e la storia quotidiana non scritta.


Nell'estate del 2023, la mostra ha riaperto in un museo fotografico permanente a Gagliano Aterno e sarà quindi parte della (ri)definizione e dello sviluppo della città in futuro. E allo stesso tempo, il studio su come le fotografie e il museo possano contribuire continuamente allo sviluppo delle comunità... e della comunità locale continua.



Inge Thormann

Master of Arts (MA) in Didattica Culturale e Museale nell'Università di Aarhus a Copenahgen

(La relazione tra persone, tempo, spazio e materialità in una prospettiva antropologica, etnologica e sociologica)

Chi sono

Testi

Testi del studio Master of Arts (MA) Didattica Culturale e Museale presso l'Università di Aarhus a Copenahgen

Tesi di laurea delle relazione tra fotografie, affetto e comunità

(in danese)

Testo di Local Literacy nelle chiese

(in danese)

Museo Fotografico

C'era una volta... così inizia una fiaba, così si chiama il museo fotografico nel paese di montagna italiano Gagliano Aterno, e così inizia questa storia. Una storia sulla cultura di questo paese, condivisa da persone che hanno vissuto tutta la loro vita lì, da nuovi cittadini, da persone con una casa vacanze in paese e altri; persone che fanno parte della storia del paese per diverse ragioni e in diversi momenti della loro vita.


Il museo fotografico è stato istituito coinvolgendo cittadini, concittadini e altri con interesse per il paese; con il loro contributo di fotografie e storie. Quando i contributori di fotografie si incontrano con me per consegnare le fotografie e i visitatori del museo fotografico si riuniscono davanti alle fotografie, si stabilisce una nuova comunità basata sulla fotografia e sul suo motivo. C'è un'aspettativa comune che le tradizioni, i valori e le storie quotidiane non scritte di Gagliano Aterno siano contenute nell'incontro con le fotografie e con il coinvolgimento nelle fotografie e una valutazione retrospettiva dell'esperienza, tutti coloro che sono coinvolti diventano anche portatori di cultura. È quindi in questo processo socioculturale che la cultura si sviluppa; è qui che avviene la (ri)definizione del paese.


Improvvisamente divento anch'io colui che racconta del paese e dei suoi abitanti, diventando così anch'io un portatore di cultura. Ho trascorso diversi anni a Gagliano Aterno, conosco la popolazione e posso raccontare la loro storia, che ora non è più solo la loro storia, ma anche la mia storia e quando finisco di sceglere le fotografie e di raccontare, anche i giovani con cui condivido questa narrazione diventano portatori di cultura. Condividiamo la stessa storia culturale attraverso le fotografie, in modo che essa continui a esistere e a svilupparsi.

Ricostruzione con visitatori al Museo Fotografico


... il motivo rappresenta la sua infanzia, quando giocava nella stalla e nel giardino, e ora vuole invitarmi a far parte di questo mondo, ora che ho iscritto il mio nome nell'elenco dei proprietari di casa... è chiaramente commosso dalla fotografia in bianco e nero del 1956-57, tanto da non riuscire a fermare le storie. Le fotografie in cui suo padre e i fratelli del vicino stanno vicino alla stalla lo ispira a raccontare le esperienze della sua infanzia e della crescita nel paese; il lavoro del padre nella stalla, i giochi nella stalla e nel giardino; ora la nostra casa e il giardino, dove racconto che nell'ex stalla ora abbiamo tre camere da letto e un soggiorno con vista sulla valle. Con le fotografie vengo invitato nella narrazione e contribuisco con la mia storia; divento parte di essa nel momento in cui lui e io creiamo questo racconto condiviso. Divento anch'io un portatore della cultura, e con questa, la nostra storia quotidiana condivisa, si crea una nuova comunità... nell'incontro con l'immagine.

Ricostruzione di una visita con un contributore di fotografie


Questo progetto di sviluppo culturale a Gagliano Aterno si svolge in collaborazione con il comune locale, dove anche antropologi e sociologi dell'Università della Valle d'Aosta partecipano alla (ri)costruzione del paese, coinvolgendo il patrimonio culturale per delineare la in una comunità energetica. Il museo fotografico funge da spazio didattico; come un ponte tra il passato e il futuro di Gagliano Aterno... il luogo in cui ci si incontra nelle fotografie per condivide il passato, plasmando allo stesso tempo il futuro.

Citazioni

... objects accumulate positive affective value as they are passed around

Ricercatore indipendente Sara Ahmed, 2010



Con Montagne in Movimento non solo cercheremo di dare nuova vita alla comunità ma lavoreremo per la salvaguardia della memoria storica e delle tradizioni di Gagliano

Sindaco Luca Santilli, Facebook, 2021



È sempre più evidente che Musei e siti del patrimonio culturale siano fondamentali nel riqualificare le economie locali, attirare visitatori e generare entrate. Inoltre contribuiscono alla coesione sociale, all’impegno civico e al benessere, temi a cui i governi nazionali e le amministrazioni comunali e regionali sono sempre più interessati.

Direzione Generale Musei, musei.beniculturali.it, 2022



Con la fotografia della stalla a Via San Rocco 23, gentilmente donato da Olivieri Michele, è nata l’idea di raccogliere fotografie che rappresentano frammenti della cultura che ha caratterizzato Gagliano Aterno per diversi decenni. Le fotografie sono private, donate da cittadini e persone interessate al passato e al futuro di Gagliano Aterno.

Inge Thormann, 2023



Contatto

Inge Thormann

Telefono: +45 40 686 646

Email: inge@thormann.info


Museo Fotografico: C'era una volta

Via Citarella

67020 Gagliano Aterno (AQ)

Italia

Telefono: ‭+39 3888 131120‬


Orari estivi: dalla mattina alla sera

Orari invernali: quando ci sono altre attività aperte nell'edificio